mercoledì 5 giugno 2013

I veleni dell'Ilva in vendita al banco frigo! Genialata del commissario Bondi: burrata alla diossina e ricotta con scaglie di piombo. Se proprio si deve crepare, almeno facciamoci un business!

Ma a molti politici non importa un tubo

Formaggi freschi all'arsenico, tenera mozzarella a base di benzene, yogurt magro al diossido di azoto e latte ad alta digeribilità insaporito con mercurio. Stanno per arrivare nei negozi le nuove prelibatezze a marchio Ilva.

Qualcuno deve aver detto al neocommissario Enrico Bondi di replicare con l'Ilva quello che ha fatto con Parmalat. E lui ha eseguito alla lettera, lanciando una nuova linea di prodotti a base di latte: visto che a Taranto aria, terra e acqua sono contaminati dai veleni, tanto vale farne un business da esportazione.

Un colpo di genio: invece di essere sversate nel terreno o liberate nell'atmosfera, le sostanze inquinanti saranno racchiuse in barattoli, cartoni, vasetti e utilizzate per la preparazione di tutti i prodotti lattiero-caseari.

Da Taranto le primizie Ilva raggiungeranno i mercati internazionali e i consumatori di mezzo mondo potranno deliziarsi con i sapori e gli ingredienti che i tarantini - beati loro - apprezzano da molti anni.

Sui nastri trasportatori c'è già il primo attesissimo prodotto di stagione. È un gelato, si chiama Cono Blu e non è al gusto Puffo ma contiene un mix segreto di polveri che solo un altoforno può sprigionare. Alla salute!

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